In questi ultimi due anni con l’intruso inaspettato che ha sconvolto il mondo e, senza eccezzione, il normale corso di attività e programmi della Casa e della neonata Associazione, abbiamo dovuto riprendere un poco quello che da sempre ha guidato le scelte della Proposta Ndangwini, cioè fare le cose a piccoli passi. Non vuol dire rallentare o aspettare, ma continuare il cammino intrapreso cercando di adattarsi alle possibilità del momento e preparando piano piano nuove iniziative, senza dimenticare quello che di buono e promettente già si fà o si è fatto, magari con nuove modalità di attuazione, anticipando come potranno essere le cose quando ci sarà permesso di riprendere pienamente tutte le nostre attività.
Ecco, allora, quello che piano piano, senza troppo rumore stiamo facendo nella Ndangwini oggi.
Casa Ndangwini
La Casa Ndangwini è da sempre il centro delle attività dell’Associazione, anche se non è l’unica, ma sicuramente la principale e anche quest’anno ha operato con molte limitazioni dovute alle misure di “prevenzione covid” dei ripetuti stati di calamità decretati dal governo mozambicano. L’attivitá principale tuttora in corso è quella di dare un supporto allo studio dei bambini e ragazzi beneficiati dalla Casa. Per fare questo si è ricorso anche a un accompagnamento fatto dalle educatrici a domicilio. Infatti a causa sempre Covid, non ci è stato permesso (a partire da marzo 2020) di attuare le nostre consuete attività con i bambini qui nella Casa. Con l’attenuarsi della situazione si è aperta la possibilità di far venire i bimbi nella Casa a giorni alterni, ma sempre singolarmente e non in gruppo, un bimbo alla volta con una educatora.
Ancor oggi i beneficiari si suddividono in 3 gruppi risultanti dal tipo di assistenza/accoglienza messa in opera.
Gruppo degli esterni (semiconvitto): composto da 12 beneficiari, questo gruppo ad oggi conta con ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni. Sono la maggior parte orfani di almeno un genitore e già da alcuni anni frequentano la Casa durante una parte della giornata non occupata dalla scuola. Una parte di questi stanno per concludere il programma di appoggio come esterni e quindi passeranno a un percorso di orientamento o di termine di qualsiasi nostro appoggio. In genere chi rimane nel percorso di orientamento viene sostenuto nella continuazione dello studio universitário o professionale. L’approccio educativo con questo gruppo è continuo e coinvolge pure la famiglia di referenza. Gruppo dei comunitari: con 25 beneficiari tra i 2 e i 18 anni. Sono i bambini/e, ragazzi/e di famiglie assistite nella comunità, non frequentano la Casa come gli esterni, ma sono seguiti a domicilio e per loro si lavora in modo da favorire la frequenza regolare della scuola (iscrizione, materiale scolastico, ecc.), controllo di salute, rinforzo alimentare in caso di denutrizione, ecc. È previsto che alcuni bimbi di questo gruppo, in situazione di maggior disagio, passeranno a far parte del gruppo degli esterni a partire dall’anno prossimo.
Gruppo degli interni: con 4 benficiari tra gli 11 e i 18 anni. Sono i figli della Casa, che vivono con i genitori sociali e che compongono la famiglia di accoglienza vera e propria. Tre sono senza famiglia, abbandonati nei primi mesi di vita. In ogni caso la loro famiglia siamo noi e per loro si desidera presentare al Tribunale dei Minori la richiesta di adozione entro l’anno prossimo.
Gruppo ADO (adolescenti): proprio in questi ultimi mesi dell’anno si é aperto un nuovo gruppo che vuole essere una alternativa a chi ormai arriva all’età di lasciare la Casa e non solo: vuole essere un gruppo aperto e quindi avere come membro anche chi non necessariamente è beneficiario della Casa. Il gruppo vuole dare la possibilità di una autogestione e quindi di lasciare a loro la decisione di quali attività favorire e sperimentarne la realizzazione. Chiaramente il tutto seguito da una educatrice che farà in modo di completare gli aspetti valoriali e di condivisione delle scelte. Per ora il gruppo iniziale è composto dai più grandicelli del gruppo degli esterni e degli interni e ha già in opera una attività di solidarietà da loro scelta a farsi nel periodo di Natale.
Famiglie
Le famiglie assistite regolarmente sono attualmente 15. Otto di queste famiglie fanno riferimento al gruppo dei bambini esterni, mentre le altre sette, più recenti, sono le famiglie dei bambini comunitari. Capofamiglia di queste sono la maggior parte donne, alcune rimaste vedove e altre semplicemente abbandonate a se stesse dal compagno, denominate con l’appellativo di “mãe solteira”. Le famiglie sono tutte del quartiere e sono segnalate dalle autorità locali, soprattutto dalla responsabile sociale a livello di quartiere.
Per le famiglie si segue un programma che ingloba varie attività di sostegno, da quello sanitário-alimentare a quello scolastico/educativo dei bambini e adolescenti. L’attenzione a migliorare la situazione economica e abitazionale secondo i bisogni emergenti in cada famíglia. Per questo lavoro c’è una equipe dell’area sociale che si incarica di pianificare gli interventi e monitorare l’evoluzione dell’appoggio messo in atto con visite domiciliari, incontri individuali e di gruppo, controllo di salute. Questa è composta da una assistente sociale, un’infermiera, da un’attivista che segue una parte delle famiglie a domicilio e i due genitori sociali della Casa.
In quest’ultima parte dell’anno l’equipe sta lavorando alla raccolta e aggiornamento dei dati delle nuove famiglie e alla elaborazione dei piani di intervento relativi a ogni famiglia per l’anno 2022.
Oltre alle famiglie incluse direttamente in un programma della Casa o dell’Associazione c’è un piccolo gruppo di famiglie che riceve o ha ricevuto per un breve periodo un aiuto mirato per una situazione di soccorso o di necessità urgente. In genere sono richieste puntuali di aiuto per una situazione grave di salute, di mancanza di alimenti, di perdita del lavoro e pure per un lutto in famiglia, segnalati, a volte, dalla responsabile sociale a livello di quartiere. L’appoggio in genere può durare da alcuni giorni a um massimo di due o tre mesi dipendendo dalla situazione. In genere sono casi che si risolvono con il nostro intervento e la famiglia ritrova un minimo di stabilità per continuare da sola.
Laboratorio di sartoria
Nell’ultimo semestre dell’anno in corso si è dato inizio a un’esperienza che ha come fine di introdurre una nuova attività nella Casa in favore delle famiglie. In pratica si dà la possibilità di partecipare a un rapido corso che avvia a una attività lavorativa in proprio e questa era l’idea iniziale. A questa si è aggiunta l’idea di non fermarsi al corso, ma anche di creare un laboratorio dove si possa continuare a praticare e, magari. iniziare una piccola attività di produzione che possa beneficiare sia chi ha partecipato al corso e la stessa Casa. La scelta è caduta sul corso di sartoria con la durata di tre mesi e sulle prime due giovani, di due famiglie comunitárie, con cui a fine corso (novembre 2021) inizieremo l’esperienza di laboratorio nella Casa. A tal proposito, i missionari di Villaregia ci hanno offerto una macchina da cucire.
Associazione Ndangwini
Nel maggio scorso è stata realizzata l’Assemblea Generale dei soci dell’associazione e nell’occasione, oltre al rinnovo degli organi direttivi, era stato presentato un programma biennale di azione tenendo conto del della situazione imposta dalla pandemia. Nell’occasione si è avuta l’opportunità di ingresso di nuovi soci, giovani e già con un legame con la Casa.
Il piano dell’associazione comprende attività più ampie rispetto a quelle normali della Casa e ha la comunità del quartiere come suo campo d’azione; basti pensare al corso di teatro o al festival del teatro di strada Magogogo, che si spera di poter realizzare di nuovo nel 2022. Per ora l’attività che sta decorrendo è quella relativa all’area socio famigliare con l’entrata di nuove famiglie in parallelo con quelle della Casa e il corso di sartoria.
Ringraziamenti
Non posso concludere senza dire “ Hi khensa i mbilu”, grazie di cuore, alle persone che ci sostengono, a tutti coloro anonimi e non che continuano ad appoggiare la Casa.
Un grazie a padre Claudio e a tutti del direttivo del Setem che permettono di dare voce e spazio alla piccola missione della Ndangwini, a sostenerla con le donazioni anche in questi due anni resi difficili dalla pandemia.
A nome di tutti della Casa Ndangwini vi porgo gli auguri di un sereno Natale e di un Anno Nuovo pieno di piccoli passi di speranza.
Com gratidão e reconhecimento
Stefano Denti, Ivete Monjane, Luís, Ermelinda, Otília, Pava e família Ndangwini